LUNARIO - Wrapped
Bentornatə a LUNARIO, la newsletter mensile dedicata ai temi della performatività posthuman, alle culture digitali e alle dinamiche del Metaverso.
Ciclicamente, LUNARIO propone argomenti e approfondimenti intorno a tematiche culturali mediali: procede nel percorso di esplorazione dei linguaggi performativi digitali, insegue le infinite declinazioni della liveness multimediale, sonda spazi, ambienti e community virtuali, diffonde le scoperte della ricerca accogliendo appuntamenti e curiosità.
In questo numero troverete un “best of” di questi primi 3 anni di LUNARIO.
Venite con me 🧜🏻♀️
“Guardate: il fatto è che il Metaverso probabilmente apparirà ad un certo punto, ma non assomiglierà a niente di ciò che abbiamo visto nello stupido video Connect di Zuckerberg. Il mondo sembrerà un concerto dei Gorillaz. Uscire fuori sarà come prendere parte a un flash mob a un Comic Con.
E ci saranno, ovviamente, un sacco di problemi.”
Ryan Broderick”
CHICCHE
Primizie dal mondo accademico.
Un'ontologia quantistica decostruisce quella classica: non esistono oggetti individuali preesistenti con confini e proprietà determinati che precedono una qualche interazione, né esistono concetti con significati determinati che possano essere usati per descrivere il loro comportamento; piuttosto, confini e proprietà determinati degli oggetti all'interno dei fenomeni, e significati contingenti determinati, sono messi in atto attraverso specifiche intra-azioni, dove i fenomeni sono l'inseparabilità ontologica delle agenzie intra-agenti. Le misure sono pratiche materiali-discorsive della materia. E i fenomeni sono configurazioni contingenti della materia. Al centro della fisica quantistica c'è un'intrinseca indeterminazione ontologica.
In un mondo mercuriale, complesso e ambiguo, le entità oscillano tra virtuale e reale; data capture e sensory recognition continuano a contribuire alla costruzione di un'immagine postumana dei corpi, connettendo software, hardware, gesti, suoni, dimensioni naturali e artificiali. Ancora una volta mutuando Barad, un approccio postumano alla performatività delle entità atomiche non prevede gerarchie né distinzioni: qualsiasi forma di intra-azione può essere classificata come atto performativo; un'esperienza di danza aumentata può divenire allora esperienza di esplorazione bio-tecnologica della forma e delle energie di un corpo, fornendo occasione e spinta tecnologica a trascenderlo.
Il collettivo di fama mondiale Rhizomatiks sta stressando la liveness multimediale presentando performance e sistemi sperimentali IRL e URL, e affrontando queste simulazioni da diverse angolazioni: la collaborazione con una gamma diversificata di performer internazionali ha creato nuove visioni del corpo entangled con la tecnologia, mentre le sperimentazioni con scienziati e ricercatori, tra cui neuroscienziati e astronomi, hanno permesso a ciò che è invisibile di apparire nelle composizioni mediali del gruppo artistico, attraverso la data visualization. La ricerca di Rhizomatiks si è sempre concentrata sui linguaggi performativi ipermediali e sulla loro evoluzione in live media; hanno ri presentato border, un pezzo di danza precedentemente sviluppato con ELEVENPLAY e MIKIKO nel 2015: sul palco, in presenza IRL, border prevede un ambiente dove il pubblico può guardare una performance di danza dal vivo integrata con tecnologie di mobilità e realtà mista, da più punti di vista. Inoltre, il progetto offre un nuovo modo di interagire con lo spazio scenico consentendo accesso e visione online e, soprattutto, fornendo in questa modalità un'esperienza visiva unica, una vista a volo d'uccello dell'intera sede e la schermata operativa del software di controllo, che non possono essere fruiti nell'esperienza in loco. Per soddisfare le diverse necessità drammaturgiche, il visore HMD indossato da alcuni spettatori-performer e il suo software sono stati sviluppati ex novo da Rhizomatiks sulla base di Oculus Rift DK2.
Da “Performatività posthuman e dinamiche del Metaverso: A Matter of eXperience. Il Realismo Agenziale di Karen Barad per una lettura critica transdisciplinare, non antropocentrica, postumana, queer della digital performance.”
GLOSSARIO
Perchè le parole sono importanti.
realtà: s. f. [dal lat. realĭtas, der. di realis «reale»]. – 1. In senso astratto, la qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente.
virtüale: agg. [dal lat. mediev. (dei filosofi scolastici) virtualis, der. di virtus «virtù; facoltà; potenza»: v. virtù]. – 1. a. In filosofia, sinon. di potenziale, cioè «esistente in potenza» (contrapp. a attuale, reale, effettivo).
Secondo Treccani Futura, la definizione di realtà virtuale deriva dalla semplice unione delle due parole "virtuale" e "realtà". Quindi il termine "realtà virtuale" significa fondamentalmente "quasi realtà".
Rhizome ha lanciato nel 2021 “Welcome to the Metaverse”, serie di online talks che esplorano l'emergere di forme virtuali nella comunità, nell'economia e nella cultura. Durante il primo incontro il designer David Rudnick ha descritto la sua concezione di “Struggle for Primacy”: una lotta fra chi sostiene il “primato fisico” e la convinzione che il valore sia in gran parte legato a fonti fisiche (come per gli oggetti d'arte tradizionali o i beni immobili), e chi il "primato digitale" facendo riferimento a un sistema di valori che privilegia digital sources (come per le criptovalute o gli NFT). Queste posizioni rappresenterebbero i poli di un incombente conflitto tra volumi di capitale senza precedenti, schiacciando lo spettatore contemporaneo e intrappolandolo, in bilico fra vecchio e nuovo.
Ora che in Occidente la crisi pandemica sembra finalmente rallentare, riconcedendo spazio alla dimensione fisica dell’esperienza, l’idea di opposizione antitetica fra reale e virtuale, fra fisico e digitale si diffonde, come se l’esistenza di uno escludesse necessariamente l’altro. Due visioni opposte sembrano fronteggiarsi: chi auspica un ipotetico ritorno alla normalità offline e chi invece già presagisce inediti ambiti di speculazione da colonizzare. Chi vincerà?
A ognuno il suo, come sempre; tuttavia perchè non provare a trovare l’equilibrio e concedersi l’ebbrezza di una terza via?
In questa battaglia per la Terra prova a mettere pace una ricerca pubblicata da Deloitte, sviluppata per aprire riflessioni sul come e sul cosa significhi progettare per la New Normality: visualizzando una sorta di stesa di insights, fra gli archetipi neonormali troviamo # Mass Avatarisation # Digital Epilogue # Timeless Zone. McKinsey parla invece di “prossima normalità” (Next Normality), suggerendo un movimento dinamico in avanti, oltre la situazione attuale. Ma che cos’è la normalità, oggi?
Un concetto così tradizionalmente legato a stabilità, abitudine, ripetizione, riconoscimento, eppure sempre più spesso innegabilmente associato a termini come fluidità, resilienza e mutazione, per descrivere la condizione presente e l’immediato futuro. Oggi è normale surfare fra novità e imprevisti, adeguarsi alle norme di sicurezza, stare al passo con l’accelerazione digitale, la crisi climatica, i flussi migratori: normale è una continua trasformazione.
Luciano Floridi direbbe che la normalità è Onlife, la società delle Mangrovie: un’esistenza ibrida, mutante, in cui conviene imparare e adattarsi al dolce e al salato, al reale e al virtuale. Potrebbe non essere poi così male.
OSSERVATORIO
altre forme di live
Un computer quantistico è una macchina che elabora l’informazione e compie operazioni logiche in base alle leggi della meccanica quantistica. Opera cioè secondo una logica quantistica, profondamente diversa da quella classica in base alla quale funzionano gli attuali calcolatori. L’unità di informazione quantistica è il qubit (bit quantistico): un sistema che può stare in due stati φ1 e φ2 o in una loro sovrapposizione φ=aφ1+bφ2 con a,b numeri complessi tali che ∣a∣2+∣b∣2=1. Il principio di sovrapposizione della meccanica quantistica fornisce al computer quantistico un enorme vantaggio, che consiste nella possibilità di elaborare una quantità notevole di dati contemporaneamente; è dotato cioè di un intrinseco parallelismo. Naturalmente ciò richiede un appropriato software quantistico, vale a dire lo sviluppo di algoritmi basati sulla logica quantistica. Un’altra risorsa fondamentale della meccanica quantistica, assente in meccanica classica, è il cosiddetto entanglement: se due diversi sistemi quantistici entrano anche solo temporaneamente in contatto tra loro, non possono più essere considerati come oggetti separati. Anche se in seguito si allontanano essi devono essere considerati come una sola entità. Queste proprietà rendono possibile, in linea di principio, una potenza di calcolo straordinaria, non confrontabile con quella dei calcolatori classici. D’altro lato, le proprietà sopra accennate rendono possibile implementare protocolli di trasmissione quantistica dell’informazione che sono sicuri rispetto a ogni tentativo di intercettazione. Ciò ha portato alla nascita e allo sviluppo della crittografia quantistica. Le difficoltà tecnologiche da superare per realizzare un computer quantistico sono molte. Una di queste è la decoerenza: l’inevitabile interazione con l’ambiente esterno distrugge in tempi brevissimi la coerenza quantistica, cioè l’informazione contenuta nel calcolatore quantistico. Allo stato attuale sono in esame proposte diverse per costruire un computer quantistico (risonanza magnetica nucleare, trappole ioniche, sistemi ottici, circuiti superconduttori ecc.), ma al momento non è chiaro quale sia la strada con maggiori probabilità di successo.
Ent- è una proiezione immersiva 360° liberamente ispirata al pannello centrale del trittico “The Garden of Earthly Delights” di Hieronymus Bosch, commissionata da LAS Light Art Space e realizzata dall’artista Libby Heany. Phd in Quantum Information Science all’University of Leeds, Heaney ha sperimentato per tre anni l'hardware quantistico di IBM e il software Qiskit per animare i suoi acquerelli e creare organismi ibridi, paesaggi che respirano e strutture che esplodono. Le immagini digitali diventano liquide e frammentate in un'estetica sfocata e pixelata che cerca di rappresentare la realtà stratificata del pensiero quantico; qui, il principio di sovrapposizione permette alle particelle di esistere in più stati o luoghi contemporaneamente: nel booklet che accompagna la mostra, la direttrice di arebyte gallery London Rebecca Edwards sottolinea che per Heaney, come per Barad, ragionare secondo i termini di queste nuove pluralità ha il potenziale di abbattere il pensiero binario, le gerarchie e la polarizzazione politica, generando una visione comunitaria e riconfigurando dinamicamente il mondo intorno a noi.
Con il solstizio di inverno e il plenilunio in Cancro, dopo Yule e i Saturnalia, secondo il calendario gregoriano si celebra l’inizio del nuovo anno. Il 2024 sarà bisesto, caratterizzato in particolare da due eventi astronomici: il 20 Gennaio Plutone entrerà in Acquario (due secoli dopo l’ultima volta) e Giove, dopo la congiunzione con Urano in Toro il 20 Maggio, si sposterà in Gemelli il 25 Maggio. Per letture e previsioni vi consiglio di ascoltare Simon e Astronza. Per l’oroscopo dell’anno, vi segnalo quello pubblicato da CQ, scritto da ChatGPT.
Gettare oggetti vecchi dalla finestra, indossare qualcosa di rosso, espiare 108 peccati, mangiare lenticchie, uva e melograno, fare l’elenco dei buoni propositi, lanciare il pane raffermo, accendere candele, aprire la finestra di una stanza buia prima di mezzanotte, darsi un bacio sotto il vischio, uscire con i soldi in tasca, bruciare il foglio delle cattive abitudini.
Buona fine buon principio.
Oggi, 30 Dicembre 2023, a Bologna la Luna sorge alle 20:04 con azimuth 64° e tramonta alle 10:50 del giorno successivo con azimuth 292°. Fase Lunare: Gibbosa Calante. Visibile al: 76%. Età della Luna: 18,29 giorni.
La visual identity di LUNARIO è di Nicola Benetti; il progetto di comunicazione è a cura di UC Studio. Per rileggere le scorse uscite, l’archivio di LUNARIO è consultabile qui.
Arrivederci dopo il prossimo plenilunio, il 25 Gennaio 2024.