LUNARIO - xdxdvsxdxd
Bentornatə a LUNARIO, la newsletter mensile dedicata ai temi della performatività posthuman, alle culture digitali e alle dinamiche del Metaverso, iniziata nel 2021 grazie al sostegno dell’Italian Council IX.
Ciclicamente, LUNARIO propone argomenti e approfondimenti intorno a tematiche mediali: procede nel percorso di esplorazione delle culture performative digitali, insegue le infinite declinazioni della liveness multimediale, sonda spazi e ambienti virtuali, diffonde le scoperte della ricerca accogliendo appuntamenti e curiosità.
Questo numero dedica spazio a una CHICCA di Salvatore Iaconesi.
Buon viaggio 🧜🏻♀️
CHICCHE
primizie dal mondo accademico.
Già QUI nei mesi scorsi mi sono speso per tentare di capire quando/come mi sarei rotto.
«Sta avvenendo ora, nell’apocalisse»
Necessità di nuovo codice per avere a che fare col mondo.
Premessa
In DataPunk abbiamo suggerito la possibilità e il bisogno di differenti modelli per percepire i dati e la computazione. Modelli rivolti alla sensibilità, radicalmente queer, alieni, eerie e weird rispetto a quelli attuali.
Si può dire di più, capire di più tirando i fili della storia.
Come avvenne per il teatro di Stanislavskij, è forse giunto il momento di codificare un’evoluzione per descrivere e avere a che fare con la nuova realtà in cui viviamo, composta oggi in così larga parte di dati e di computazione. Storicamente questo passaggio somiglia al tentativo di Lee Strasberg di superare la dimensione psicotecnica verso un codice più diretto, in grado di definire una prassi performativa in cui il codice stesso può (potrebbe) descrivere e mettere in atto uno vero e proprio stato di benessere legato al corpo (attraverso il gesto, la ritualità).
In questo la musica (o meglio il suono) — invece che solo la dimensione visuale oggi dominante — ci può aiutare molto.
Si tratta di un codice che interagisce col mondo su tanti livelli, definendo anche una prassi (una performance), che è direttamente “sentire”. Senza voler alludere a una qualche possibilità di universalità o di fede in qualche principio, il sentire della dimensione sonora è un universo di percezione rivelatore: è un audire con le orecchie, una tattilità che ci arriva attraverso vibrazioni, un ritmo che induce la trance. In maniera laica e senza ridurre stati e condizioni possibili che potremmo raggiungere col corpo, seppur quasi sempre esclusi in quanto queer, weird, eerie e riconducibili ad altre forme di eccesso, difetto e di esistenza. In altri termini è la vita, che è fatta tanto di atomi quanto di altre modalità dell’essere e dell’esprimersi che non sono solo tecniche e lineari ma anche morbide, discontinue, informali, incodificabili, bagnate, fragili, incerte.
Questa esclusione — assieme alla consapevolezza dell’incapacità di comprendere, immaginare e prendersi cura gli uni degli altri– è praticamente una descrizione perfetta della crisi ecologica planetaria che abitiamo, e della nostra relativa incapacità di trovare senso.
DayDreaming
Stasera stavo pensando proprio a questa necessità di cambio di stato: di entrare o raggiungere un altro stato, proprio come avviene nella trance attraverso il corpo, i gesti, il suono.
Invece di fare le solite cose (come scrivere, disegnare o fare codice), mi ero trovato in modalità DayDreaming circa la possibilità di immaginare il suono di un elemento che potremmo chiamare un farmaco smaterializzato. Un suono che potrebbe essere progettato secondo diverse strategie, ma che comunque avrebbe la caratteristica di essere sia un modello teorico sia una prassi, contenendo le istruzioni e le descrizioni pratiche di come ottenere benessere, salute e dignità. Il suono, frutto di una creazione artistica transdisciplinare, è informato dall’estetica intesa nel senso della sensatilità. Ovvero, il suo essere particolarmente adatto ad essere esposto ai sensi. E, allo stesso tempo, dovrebbe essere completamente immerso nella biologia e nella sua potenza, con la sua capacità di evoluzione. Come nella Fisica, Chimica, Biologia ed Ecologia del Nuovo Abitare, descriverebbe in sé sia le onde e le forze fisiche che mi farebbero passare il cancro, sia le sequenze di azioni da fare per arrivarci (gesti, rituali). Idealmente sarebbe fuori dal mercato, nel senso che potrebbe prendere la formula di un semplice mp3 scaricabile: lo ascolti e “vivi”, in quanto il suono è in grado di insediarsi nella biologia che, oramai è noto, vive di informazioni e segnali per sopravvivere ed evolversi . E quindi in ambienti integrati in cui esistono intere ecologie di segnali e di informazioni interconnesse e interdipendenti. Quando si attivano le une, le altre si attivano di conseguenza come risultato del procedere di un metabolismo della comunicazione/informazione. In altri termini, formi un sistema cibernetico di secondo ordine basato su un feedback sitemico che innesca la possibilità di co-evoluzione fra te e il suono. Il suono-farmaco è gratis, interoperabile e Open Source — messo che iniziassimo a trovar interesse a studiare questo genere di cose invece che solo la prossima molecola brevettabile da dare in pasto all’industria…
Epilogo
Vi renderete conto della mia delusione quando al risveglio dal mio stato di daydreaming mi sono trovato nella triste realtà di stare ascoltando il loop semi-industriale di pale del nostro ventilatore rotto. Come me.
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QUESTO QUI SOTTO è come questo testo è uscito direttamente dalla mia tastiera: sono, come si racconta, un po’ rotto.
Lo teniamo come documentazione perché come tutte le cose STRANE è prezioso.
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GIà QUI nei mesi scorsi mi sono speso per tentare di capire quando/come mi sarei rottto? Sta avvenendo ora, nell’apocalisse.
NEcessità di nuovo codice per avere a che fare col mondo. In DataPunk abbiamo sugerito ls necessità di differenti modelli di percezione dei dati e della computazione volti a senti realizzare modelli sensibili radicalmente queer, alieni eerie e wierd rispetto a quelli attuali.
Come avvenne per il teatro di Stanislavskij è forse giunto il momento anche il di codificare una evoluzione per la nostra nuova realtà composta in così ladrga parte di dati e di computazione Lee Strasberg del 1906 come avvenne per
questo nuovo codice è più diretto, e che definisce anche una prassi preformativa in cui può èssere anche direttamente il codice che descrive e mette in atto lo stato di benessere.
Come la amusica è un codice che interagisce col mondo su tanti livelli, me che definisce anche una prassi, una performenace, è direttamente “sentire” con questo senza voler alludere a una quelche posssibilità di universalità o fede in qualche principio , in msniera laica, eenza perù ridurre i possibili stati e condizioni possissibili seppu quasi sempre esclusi, come queer,weird, eerie e a ltri eccesi, difeto e conbdizioni dell’esistenza , che è fatta tanto di atomi quanto di altre modelità di esistenza non solo tecniche ma morbide informali incodificabili, bagnate assieme alla consapevolezza che dinamica di incapacià di comprendere e immaginare e prendersi cure delle une e non delle altre è praticamente una descrizione perfetta della altre è sostanzialmente il motivo dell crisi eecologia plenataria che abititmiamo, e la nostra incapecità di trovare senso.
Stsera stavo pnsando poprio a questa necessità di cambio di stato invece di fare le solite cose mii ero trovto in modalità di DayDreaming cisca la possibilità di immginare che suono potrebbbe fare un elemento che poytremmo chiamare un farmaco smaterializzato. un Suomo che potrebbe esssere progettato secondo diverse strategie, ma che comunque avrebbe la caratteristica di essere sia modello teorico che prassi, le istruizionie le descrizioni pratich di come ottenere benessere, salute e dignità. Il suono, frutto di nuna creazione atrtistica transdisciplinare, èinformato dall’estetica intessa nel senso della sensatilità. ovvero per il suo essere particolarmente adatto ad essese eposto ai sensi. E, allo stesso tempo dovrebbe esssere completamente immerso nella biologia e nella sua potenza, le sua capacià di evoluzione e nelle vist Fisica, Chimica, Biologia ed Ecologia del Nuovo Abitare
descriverebbe in sè sia sia le onde se le forze fisiche che mi farebbero passare il cancro he le sequense di azioni da fare per arrivarci. Idealmente sarebbe fuori mercato, nel senso che potrebbe prendere la formula di un semplice mp3 lo ascrolti e “vivi” in quento in gradi di insediarsi nella biologia che, pramei è noto vivi si informazioni e segnali per supravvivere ed evolversi. E quinei in embienti integrati in cui esistono intere ecologie di segnali e di informazioni interconnesse e interdipendenti che quando si attivano le une le altre si attivano di conseguenza come risurultato del procedere del metabolismo comdella comunicazione/informazione le altre è gratis, interopertablie e Opern Souce metto che inisiassimo a trovar interesse a studiare questo genere di cose invece che solo la prossima molecola brevettabile da dare in parto all’industria.
Vi renderete conto della mia delosione quando al rissceglio dal mio stato di daydreaming mi sono trovaro nella triste realtà di strare ascoltanto un loop semi-industruiale di pale di ventilatore rotto. Come me.
Salvatore Iaconesi è artista, divulgatore e docente di Speculative Design. Insieme a Oriana Persico è Presidente di he-r, founder di AOS e Nuovo Abitare. Nel 2012 ha trasformato la diagnosi e il percorso di terapia per un glioma celebrale nell’area del linguaggio nel progetto internazionale La Cura.
Oggi, 17 Agosto 2022, a Bonifacio la Luna sorge alle 23:20 con azimuth 70.8° e tramonta alle 12:25 del giorno successivo con azimuth 285.9°. Fase Lunare: Gibbosa Calante. Visibile al: 63%. Età della Luna: 19,14 giorni.
La visual identity di LUNARIO è di Nicola Benetti; il progetto di comunicazione è a cura di UC Studio. Per rileggere le scorse uscite, l’archivio di LUNARIO è consultabile qui.
Arrivederci dopo il prossimo plenilunio, il 12 Settembre.