Lunario. Segnali dal Metaverso
Come si legge una live media performance? In che modo i media rimodellano attitudini e linguaggi, non solo della Rete? Come comprendere le ragioni estetiche e drammaturgiche che portano alla scelta di una determinata tecnologia? Come orientarsi per navigare nel mare magnum dei contenuti WI-FI? Esiste ancora una differenza tra artista e prosumer?
Sono solo alcune delle domande al centro di “La performatività posthuman. Una definizione transdisciplinare della live media performance”, indagine che sto sviluppando, grazie al sostegno della borsa di studio dell’Italian Council IX.
Questa newsletter mensile irradia appuntamenti, curiosità, scoperte, coordinate e approfondimenti legate alla ricerca. LUNARIO segue gli sviluppi dell’indagine, verso la costituzione di un osservatorio attivo e multidisciplinare per il monitoraggio e lo studio delle molteplici declinazioni possibili di una performance multimediale, incentrate sui linguaggi digitali, sul dialogo uomo/macchina e sull’engagement dello spettatore.
BUONA NAVIGAZIONE 🧜🏻♀️
“I play therefore I am.” 1
Che cos’è una live media performance? E perchè posthuman?
L’attuale condizione emergenziale ha accentuato i sintomi di una rivoluzione estetica già in atto, rendendo urgente la definizione della pratica e l’individuazione di standard qualitativi specifici per questi contenuti sempre più richiesti, incentrati su streaming, realtà virtuale e aumentata, AI, robotica, Big Data, interattività e molto altro. Partendo dalla traduzione e contestualizzazione della ricca letteratura internazionale dedicata alle sperimentazioni performative multimediali, dalla mappatura dei centri di ricerca e produzione internazionale, dalla storicizzazione e approfondimento dei percorsi artistici più rilevanti, questa esplorazione (d’ora in avanti PHP) propone la definizione e l’analisi interdisciplinare dei linguaggi e delle estetiche che connotano le live multimedia performance, nella vasta area di contaminazione fra scienze, media, musica, performing arts e arti visive - seguendo le più recenti teorie interpretative e un approccio decostruttivo all’analisi critica, all’insegna della transdisciplinarietà e dell’approccio post antropocentrico. O meglio, postumano: perchè mutaforme, inclusivo, eterogeneo, che non distingue fra umano e macchinico, naturale e sintetico, reale e virtuale.
Sì, ma: cosa significa?
PHP insegue le apparizioni delle live media performance, ne riconosce le forme nuove, che spesso trascendono le classificazioni disciplinari, e ne intuisce proattivamente le evoluzioni, assumendo un atteggiamento critico empatico con le dinamiche mutevoli e sorprendenti della materia viva, in continua crescita e trasformazione.
In pratica:
Ogni mese in LUNARIO troverete le creazioni più interessanti e significative degli artisti che sperimentano i linguaggi performativi multimediali (nell’OSSERVATORIO), i luoghi e gli eventi da non perdere (nell’AGENDA), i termini (nel GLOSSARIO) e i concetti (le CHICCHE) per interpretare e leggere le opere.
CHICCHE
Primizie dal mondo accademico.
"Digital cultures are performative cultures. Performativity in its heterogeneous dimensions cannot afford to ignore the agential forces and effects of digital technologies and their entanglements with human bodies. [...] Researching and intervening into the present and performativity of digital cultures call for the sensibilities and approaches of performance studies. To do so, however, the field is challenged to more fully embrace and grapple with today’s technological condition and the human/non-human or perhaps ‘posthuman’ performances that shape social and cultural processes." 2
“Le culture digitali sono culture performative. La performatività nelle sue dimensioni eterogenee non può permettersi di ignorare le forze e gli effetti agenziali delle tecnologie digitali e dei loro legami con i corpi umani. [...] Fare ricerca e intervenire nel presente e nella performatività delle culture digitali richiede sensibilità e eterogeneità comuni a quelle delle Performance studies. Per fare ciò, tuttavia, il campo di studio è invitato ad abbracciare e confrontarsi più pienamente con la condizione tecnologica odierna e le performance umane / non umane o forse "postumane" che modellano i processi sociali e culturali”.
Martina Leeker è Senior Researcher presso il Center for Digital Cultures (CDC) dell'Università Leuphana di Lüneburg (DE). I suoi principali campi di ricerca sono le culture digitali, l'arte e la tecnologia, il teatro e i media. Lavora anche come regista e conduce theory performances, applicando la performatività multimediale alla divulgazione critica come metodo. Trovate alcune sue lecture qui.
AGENDA
Coordinate spaziotemporali, da non perdere per non perdersi.
Martedì 11 maggio, alle 14, insieme al danzatore e coreografo Nicola Galli interverrò all'interno dell'insegnamento condotto dalla prof.ssa Laura Gemini "Linguaggi mediali, performance e forme dello spettacolo" del Corso di laurea in Informazione, Media, Pubblicità - Dipartimento di Scienze della Comunicazione, Studi Umanistici e Internazionali dell’Università di Urbino Carlo Bo. La lezione online sarà incentrata sulle forme più recenti di teatro digitale, per fornire il lessico e gli strumenti di lettura di una live media performance, partendo dallo spunto pratico e interattivo del lavoro “Genoma Scenico - dispositivo digitale”.
Venerdì 7 maggio, alle 21, sarà trasmesso in diretta streaming il concerto “SIDERALI”, progetto musicale sviluppato da Matteo Nasini in collaborazione con la Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Musica "G.B.Martini" di Bologna. Presentato in occasione di ARTCITY Bologna 2021, il live fa parte del Public Program che accompagna la mostra “Remote Armonie” promossa da CUBO - Museo d’impresa del Gruppo Unipol, per la rassegna das04.
Mercoledì 5 maggio inaugurerà “Re:Humanism – Re:define the Boundaries”, mostra collettiva promossa dall’associazione RE:Humanism che indaga il rapporto fra Intelligenza Artificiale e arte contemporanea, presso lo Spazio (fisico!) CORNER MAXXI del Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, a Roma. Il prossimo autunno verrà invece presentato lo spettacolo “Object Oriented Choreography” di Francesco Luzzana, vincitore del Romaeuropa Digitalive Prize, nel programma del festival 2021.
Giovedì 13 maggio, on demand per 24 ore, sul sito della Fondazione Zucchelli sarà trasmessa in prima visione ID Memento, l'opera video realizzata da Massiel Leza durante la residenza presso il Nuovo Forno del Pane del MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, nell'ambito del progetto 13° Spazio, volto a sostenere il percorso di un* giovane artista proveniente dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e a promuovere la ricerca e la produzione dei linguaggi multimediali digitali nell’arte contemporanea.
Ho affiancato Massiel Leza durante i mesi di residenza, sviluppando una ricerca sul tema dell'identità e del ritratto ai tempi di Internet, che pone al centro una domanda: in che modo le tecnologie contemporanee condizionano la rappresentazione del sé?
GLOSSARIO
Perchè le parole sono importanti.
/de vì·ṣu/
locuz. avv., lat. (propr. «di veduta»)
“Per diretta visione”, cioè direttamente, coi propri occhi.3
L’accelerazione tecnologica continua a rivoluzionare la liveness - il concetto di diretta live, inteso come esperienza di azione, interazione e fruizione in un determinato spaziotempo - lasciando emergere la possibilità di un alto gradiente di performatività anche nelle semplici abitudini multimediali quotidiane. Le interrelazioni esistenti fra corpi, software e macchine, la simbiosi fra utenti e devices, la loro ubiquità e pervasività, permettono un’esibizione individuale immediata e diffusa, annullando la percezione delle differenze fra agire umano e non. Attivando efficaci dinamiche di connessione e coinvolgimento del pubblico, i media digitali consentono oggi di allestire esperienze che offrono una dimensione sociale e comunicativa completamente diversa; questi tools consentono inedite e libere modalità di presentazione e impongono la necessità di una nuova lettura storica e critica delle pratiche artistiche ad esse connesse.
Chi ha paura del live streaming?
L'Era pandemica ha visto crescere divisioni e confusioni rispetto alle possibilità rappresentate dalla condivisione di contenuti in streaming. C’è chi l’ha definito un “mostro” e chi ci si è immerso 24/7: ma che cos’è lo streaming, come funziona esattamente?
Lo streaming è un sistema di trasmissione dati attraverso una rete telematica. Questo flusso multimediale può essere trasmesso in diretta (live) o su richiesta (on demand). Dal punto di vista di chi fa e studia lo spettacolo dal vivo, lo streaming on demand non ha nessuna sfumatura di liveness, nè per l’autore né per lo spettatore. La questione si complica invece se andiamo ad analizzare un live streaming: dove l’emissione del flusso multimediale avviene sempre in tempo reale, i contenuti, i dati trasmessi possono essere stati pre registrati. In pratica, non è totalmente eseguito, trasmesso e fruito in real time tutto quel che vien denominato live.
La confusione rischia di sminuire l'esecuzione e la fruizione in diretta online, oltre - temo - ad alimentare la convinzione sbagliata che queste esibizioni siano da considerarsi “di serie B”. Non si tratta di minuzie ma di differenze che sottendono linguaggi e poetiche precise da non confondere, nè sottovalutare: molti performer compiono una precisa scelta estetica non esibendosi in livestream, a causa delle difficoltà tecniche di questa operazione e per la inevitabile compressione della qualità dei dati; per la ricezione spesso insufficiente che il pubblico riceverebbe, nonostante tutto, o perchè semplicemente preferiscono registrare e poi mostrare un video postprodotto, qualcosa di più simile a un documentario o a un film. Altri invece trovano nella rude immediatezza di questa con-presenza da remoto una possibilità pervasiva per raggiungere, invadere e inglobare la vita quotidiana di ognuno; la modalità più adatta a conservare un contatto, seppur virtuale, nonostante le distanze e le diversità spaziali, con il pubblico, cui far vivere un’esperienza now or never.
La consapevolezza rispetto a cosa si andrà a fruire online e come lo si vuole presentare diviene fondamentale, di fronte all’espansione e alla saturazione del settore, per una scelta critica. Diviene necessario allora coniare nuove definizioni, trovare titoli freschi e descrizioni colorate per forme espressive in continuo mutamento. Tipo: evento virtuale, opera immersiva audiovideo, film del concerto, trasposizione domestica, device experience. A ognuno il suo, ma non chiamiamoli live quando non lo sono - tanto meno “mostri”: lo streaming è uno strumento, un medium che colpe non ha… Fermo restando invece quanto sia a tutti ben chiaro cosa e come sia l’esperienza di un live vissuto in presenza e prossimità corporea - perché ne sentiamo tutti enormemente la mancanza.
OSSERVATORIO
Altre forme di live.
Ogni domenica, nelle stories di Instagram, propongo delle “gita fuori porta”, dei Virtual Sunday Rides attraverso spazi eterei ed esperienze virtuali. Effimere e veloci, le trovate poi conservate fra le stories in evidenza, nella raccolta intitolata IC9. Fra i giretti delle scorse settimane vi consiglio di ripercorrere:
“Project Hyphae”, il rave su Minecraft organizzato da Club Matryoshka per CTM 2021;
“Intentional Particle online version” la nuova live media performance di Hiroaki Umeda, presentata in diretta streaming dal Giappone sui canali web di CUBO Unipol Bologna. Di Umeda ho scritto anche su Creativeapplications.net (altra coordinata nel Metaverso in cui potete trovare chicche e approfondimenti, ENG version);
le sperimentazioni inclusive wi fi based di Mara Oscar Cassiani, inaugurate a Digitalive 2020, riapparse poi a Fies e Santarcangelo, ripresentate recentemente online grazie al sostegno di Marche Palcoscenico Aperto AMAT;
la restituzione video del workshop per giovanissimi creativi “ENDLESS IMAGINARY”, condotto dal collettivo Rhizomatiks.
Fra i fondatori del collettivo, Daito Manabe ha appena presentato, per il musicista Machinedrum, la scenografia immersiva “A View Of U Live”, creata per implementare l’esperienza live dell’ultimo disco di Travis Stewart. Il sistema di 4D shooting e acquisizione volumetrica sviluppato da Rhizomatiks ha permesso a Manabe di realizzare un set up audio video “biunivoco, che allaccia e interseca il mondo reale e quello virtuale: potrà poi anche essere applicato a un'esibizione dal vivo su un palco reale, quando i concerti saranno di nuovo accessibili al pubblico”.
Nel frattempo, molti eventi dedicati allo spettacolo dal vivo stanno proponendo palinsesti ibridi e dislocando contenuti fra online e on site. A maggio andrà in scena il Kunstenfestivaldesarts: annoverato fra le venues principali del festival, l’online theatre ospiterà, fra gli altri, i lavori di Edouard Louis & Milo Rau, Chassol, Léa Drouet. Il Mutek continua nella serie di eventi/collaborazioni “glocal” fra città del suo network, distanti ma connesse fra loro e con il pubblico remoto (dal 3 al 9 maggio sarà la volta di Barcellona + Buenos Aires).
Questo primo LUNARIO è stato inviato in una notte di Superluna Rosa - la luna piena di Aprile nel segno dello Scorpione. La Superluna contribuisce alla realizzazione di speranze e intenzioni, premia le iniziative già intraprese; corrisponde a una fase di illuminazione della mente, alla necessità di brillare. Accresce spiritualità, sensibilità, sensualità, intuizione e attività onirica; tende a sollecitare l'interesse per il nuovo, l'insolito e quello che appare segreto e misterioso: porta la memoria all'indietro e nel profondo, mentre i sogni possono diventare premonitori.
Oggi, 28 Aprile 2021, la Luna sorge alle 22:14 con azimuth 119° e tramonta alle 07:42 del giorno successivo con azimuth 239°. Fase Lunare: Gibbosa Calante. Visibile al: 87%. Età della Luna: 16,73 giorni
Le visual identity di PHP e di LUNARIO sono di Nicola Benetti; il progetto di comunicazione è a cura di UC Studio.
Il magico Lunario che vede qui sotto è di Laura Attanasio (che ringrazio), ha ispirato il titolo, il tono e la visione di questa newsletter.
Arrivederci al prossimo plenilunio e alla prossima Superluna, il 26 Maggio.