Après un hiver
Bentornatə a LUNARIO, la newsletter mensile dedicata ai temi della performatività posthuman, alle culture digitali e alle dinamiche del Metaverso, iniziata nel 2021 grazie al sostegno dell’Italian Council IX.
Ciclicamente, LUNARIO propone argomenti e approfondimenti intorno a tematiche culturali mediali: procede nel percorso di esplorazione dei linguaggi performativi digitali, insegue le infinite declinazioni della liveness multimediale, sonda spazi e ambienti virtuali, diffonde le scoperte della ricerca accogliendo appuntamenti e curiosità.
Questo numero lascia spazio, nelle CHICCHE, all’appello accorato di Aramis spoilerando il finale di uno dei primi libri di Bruno Latour; alla prima edizione di RAAA, alla seconda parte di DIGITALIVE e alla terza edizione di Residenze Digitali, nell’AGENDA. Nell’OSSERVATORIO e nel GLOSSARIO, infine, temperature e previsioni sullo stato dell’arte degli NFT.
Venite con me 🧜🏻♀️
"Ho cercato di offrire agli umanisti un'analisi dettagliata di una tecnologia sufficientemente magnifica e spirituale da convincerli che le macchine da cui sono circondati sono manufatti culturali degni della loro attenzione e rispetto". B. Latour
CHICCHE
Primizie dal mondo accademico.
Ecco il nostro errore, un errore che abbiamo commesso tutti, l'unico che abbiamo commesso: avevamo un progetto ipersensibile e lo abbiamo trattato come se potessimo portarlo a termine con le nostre sole forze. Ma non siamo energia nucleare; non siamo in grado di far sì che i ministeri, l'Ufficio del bilancio o i passeggeri si comportino in modo tale da adattarsi alle sottili variazioni di Aramis, alle sue esitazioni e ai suoi umori. E abbiamo lasciato che Aramis se la cavasse da sola, quando in realtà era debole e fragile. Abbiamo creduto nell'autonomia della tecnologia.
Se l'Ufficio del Bilancio può uccidere Aramis, cosa dovremmo fare noi, se ci sta davvero a cuore? Imporci con l'Ufficio del Bilancio, costringerlo ad accettare Aramis. Non possiamo farlo? Allora non chiediamo ad Aramis di essere in grado di farlo da sola. Le leggi della fisica e il problema dei tre corpi rendono impossibile calcolare gli spostamenti di più di tre coppie di automobili? Si può cambiare la fisica, rifare i calcoli di Poincare? No? Allora non affidiamo alle coppie di auto di Aramis il compito immane di gestire da sole una conoscenza che nemmeno Dio Onnipotente può avere. Solo nelle storie dell'orrore e nei trattati epistemologici gli umanoidi onniscienti invadono il mondo da soli e lo rimodellano secondo le proprie esigenze. Volete che Aramis sia automatizzata, irreversibile, reale? Lo sarà, potrebbe esserlo, avrebbe potuto esserlo. Ma alla nascita è ancora irreale, reversibile, manuale, terribilmente manuale. Non chiedete ad Aramis, non chiedete a un progetto, di fare qualcosa che voi, come individui e organismi aziendali, non siete in grado di realizzare. O cambiate il mondo per adattarlo all'Aramis nominale, oppure, sì, dovete - avreste dovto - cambiare Aramis.
Bruno Latour è professore emerito associato al médialab e al programma in arti politiche (SPEAP) di Sciences Po Paris. Oltre a curare Critical Zones allo ZKM nel 2020 è stato anche, insieme a Martin Guinard, curatore della Biennale d'arte di Taipeh nello stesso anno. Dopo studi sul campo in Africa e California si specializza nell'analisi di scienziati e ingegneri al lavoro. Oltre a occuparsi di filosofia, storia, sociologia e antropologia della scienza, ha collaborato a numerosi studi di politica scientifica e gestione della ricerca. Ha scritto e curato più di trenta libri e pubblicato più di centocinquanta articoli.
Citando una vicenda realmente accaduta, in “Aramis - or the Love of Technology” (1996) racconta la storia di Aramis - un futuristico sistema di trasporto guidato pensato per Parigi, e abortito per volontà politica nel 1987 - secondo le voci di diversi interlocutori, e di Aramis stessa, che declamando versi tratti dal Frankenstein di Mary Shelley lancia un appello appassionato: l'innovazione tecnologica ha bisogni e desideri, soprattutto il desiderio di nascere, ma non può vivere senza l'impegno sostenuto di chi l'ha creata.
AGENDA
Coordinate spazio-temporali, da non perdere per non perdersi.
Dal 4 al 6 Novembre la seconda parte di Romaeuropa festival - DIGITALIVE 2022 accoglie alla Pelanda di Roma un “verticale” intorno ai temi dell’AI nello spettacolo dal vivo, con i live di:
Sofia Crespo & Entangled Others Studio w/ Robertina Šebjanič, che attraverso una riflessione narrativa-poetica supportata nella composizione video da una AI coglie l’opportunità dello sviluppo empatico interspecie di relazioni con entità più che umane; Franz Rosati, che presenta in forma di concerto composizioni umano-machiniche e visualizzazioni elaborate grazie a modelli di machine learning e spazi virtuali generati dall’analisi delle informazioni recuperate dai satelliti; e Libby Heany, che su un montaggio video immersivo e una narrativa parlata utilizza lo slime come metafora del mondo quantistico sfocato, scivoloso, queer.
Info e biglietti qui.
Sempre il 5 e 6 novembre, sempre in Pelanda per DIGITALIVE, si riunirà per la prima volta il network Arti Digitali dal Vivo. L’incontro è inteso come momento di discussione transdisciplinare sui temi sviluppati dai/dalle componenti del gruppo nelle loro attività di studio e ricerca, sia nel campo accademico sia in quello curatoriale e produttivo. Arti Digitali dal Vivo nasce alla fine del 2021 dalla proposta di Anna Maria Monteverdi e Antonio Pizzo di radunare studiosi e accademici, ma anche curatori e artisti, che affrontano le questioni storiche e teoriche emerse dalla mediatizzazione degli eventi dal vivo, in ambito performativo e teatrale. ADV si propone come osservatorio critico delle pratiche tecno performative italiane e internazionali, per raccogliere idee, promuovere e diffondere progetti, far conoscere in maniera capillare questo ambito di ricerca, formazione e produzione artistico culturale. Ingresso gratuito.
Dal 7 al 13 Novembre va in scena nel Metaverso la settimana di restituzione dei progetti selezionati per Residenze Digitali 2022, percorso di sostegno a ricerche artistiche legate ai linguaggi della scena contemporanea e della performance, che nascano direttamente per l’ambiente digitale o che in esso trovino un ambito funzionale ed efficace all’esplicitarsi dell’idea artistica. Con lavori di: Christina G. Hadley, Kamilia Kard, Both Industries, Ultravioletto, Gruppo Nanou, Teatrino Giullare. Programma e biglietteria qui.
Dall’11 ale 13 novembre, a Brescia, nasce RAAA, ultima creatura ideata da Progetto BAO - Breascia Arts Observatory. Perchè un nuovo festival, oggi? RAAA nasce e si coagula intorno all’urgenza di mettere in campo nuovamente tutta una comunità, in relazione e riappropriazione del proprio spazio, attivando pratiche partecipate nel senso attivo e attivante del termine, capaci di dare spazio alla creatività dei singoli e di una rete, armonizzandone poi i contributi per costruire azioni corali e dirigendo l’orchestra di una sinfonia di intenti. Info e biglietti qui.
GLOSSARIO
Perchè le parole sono importanti.
Blockchain: in informatica, termine (lett. catena di blocchi) con cui si indica una sottofamiglia di tecnologie che consentono la creazione e la gestione di un registro aperto e distribuito per il tracciamento delle transazioni effettuate tra parti, costituito da blocchi contenenti sequenze di dati (token) protetti da crittografia e retrospettivamente immodificabili, organizzati in una sequenza cronologica. Sviluppata nel 2008 da Satoshi Nakatomo come registro contabile delle transazioni effettuate in bitcoin e distribuita attraverso reti peer to peer, tale tecnologia ha trovato negli anni successivi vasta applicazione in vari ambiti per la digitalizzazione di dati e la tracciabilità, trasparenza e programmabilità dei trasferimenti di moneta elettronica e per l'acquisto e la fruizione di beni e servizi digitali.
A luglio del 2021, Damien Hirst ha cominciato a realizzare, per il progetto “The Currency”, una collezione di 10mila dipinti a olio su carta rappresentanti dei pois, accompagnati da altrettante versioni digitali certificate con NFT. Nel realizzare i dipinti a mano e per garantirne l’autenticità, Hirst ha inserito una serie di semplici elementi, per molti versi simili a quelli usati per evitare la contraffazione delle banconote - un’immagine olografica di Hirst, una sua firma, un numero di serie e un microdot. “The Currency” aveva una sola regola: dopo un anno dall’acquisto i proprietari di quelle 10mila opere esistenti sia in forma fisica che come NFT, avrebbero dovuto scegliere se tenere l’NFT (e vedere bruciata il rispettivo dipinto) o se invece tenere l’opera fisica, ma perdere la proprietà del relativo NFT. 5.149 tra loro hanno scelto i dipinti, i restanti 4.851 invece gli NFT.
Come promesso, lo scorso 12 Ottobre Hirst ha bruciato in diretta streaming i 4.851 dipinti ad olio non scelti dai propri acquirenti - nel frattempo è stato scoperto che tra questi c’era Hirst stesso, che ha scelto di tenere per sé 1000 di queste opere in formato NFT.
Nell’agosto 2021, su OpenSea il prezzo più basso con cui si poteva provare a comprare una delle opere era pari a 8,8 Ether, che al tempo corrispondevano a circa 30mila dollari. Oggi, con l’arrivo dell’inverno delle criptovalute, quella stessa quantità di Ether corrisponde invece a poco meno di 15mila dollari.
OSSERVATORIO
altre forme di live.
Zora - Tools for collective immagination si autodescrive come un "protocollo di registro multimediale universale", un modo per creare, condividere, monetizzare NFT. Su Zora zine è possibile scorrere il manifesto, in cui se ne definisce la mission: “Abbiamo bisogno di nuove infrastrutture, qualcosa di trasparente, controllabile, accessibile, finanziariamente sostenibile, dove possiamo condividere il valore che creiamo, qualcosa per la comunità, qualcosa che sia nostro. Non è mio, non è tuo, sicuramente non è loro, è nostro. Questa è Creazione Collettiva. Abbiamo gli strumenti, abbiamo il momento e abbiamo il potere. Possiamo affrontare i più grandi sforzi dell'umanità. Potremmo costruire città. Possiamo creare molto di più.”
In altre parole, Zora è un protocollo progettato per la blockchain di Ethereum che stabilisce mercati universali e perpetui per i media sotto forma di ERC-721. In diversi modi, Zora vuole incarnare molti dei principi del Web3: in sostanza, la piattaforma di mercato consente alle persone di scambiare NFT sfruttando alcune delle migliori funzionalità della blockchain. Soprattutto, Zora si concentra sullo spostamento della narrativa di settore verso tutto ciò che riguarda il pagamento che gli artisti ricevono per il loro lavoro.
LUNARIO continua a inseguire la Luna: quella detta del Cacciatore o del Sangue, luminosa e potente, lo scorso Plenilunio in Ariete ha irradiato coraggio, passione, intraprendenza da un lato; possessività, impazienza, eccessiva impulsività dall'altro. Si va verso la Luna Nuova in Scorpione del 25 ottobre, accompagnata da un'eclissi solare parziale, al 20%, visibile anche in Europa.
Il tempo della falsa cordialità ora è finito, bisogna essere pronti a mostrare i propri veri colori. Iniziare un'attività, fare dello sport e viaggiare. Firmare contratti, avviare la pratica di discipline sportive, scaricare l'energia in eccesso. Bere molta acqua e zenzero, curare l'emicrania, le infiammazioni oculari, il male d'orecchi, naso, denti, dolore cervicale. Dosare con cautela i farmaci, evitare alimenti intossicanti; la digestione può risultare lenta e faticosa.
Oggi, 14 Ottobre 2022, a Padova la Luna sorge alle 20:59 con azimuth 52° e tramonta alle 13:29 del giorno successivo con azimuth 310°. Fase Lunare: Gibbosa Calante. Visibile al: 68%. Età della Luna: 19,52 giorni.
Auguri Papà.
La visual identity di LUNARIO è di Nicola Benetti; il progetto di comunicazione è a cura di UC Studio. Per rileggere le scorse uscite, l’archivio di LUNARIO è consultabile qui.
Arrivederci dopo il prossimo plenilunio, il 9 Novembre.